Vivere il momento presente, finché hai pazienza

Pillole di recensione del romanzo “Finché il caffè é caldo”

Dire che mi é piaciuto non é corretto.

Finché il caffè é caldo faceva parte dei miei arretrati, quelli acquistati e messi in stand by in attesa di un tempo migliore.

L’idea è molto carina e il messaggio é per me il must che ho imparato dopo aver frequentato i corsi di mindfullness: vivere il momento presente.

É questo il punto cruciale, se entri nella “magica” caffetteria che ti permette di tornare indietro nel tempo, una simbologia già esplicitata nelle prime pagine del romanzo: il qui e ora, il momento presente.

1- C’è un unico tavolino che ti permette di tornare indietro nel tempo, siediti e aspetta.
2. Attendi che il caffè ti venga servito.
3. Ricordati un momento importante della tua vita, ma non puoi cambiare il presente, anche se torni nel passato.
4. Gusta il caffè a piccoli sorsi, ovvero impara a vivere il momento presente.
5. Non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi.

L’autore é un regista. Forse, dovesse mai esserci una versione  cinematografica, renderebbe meglio l’idea, perché l’idea é proprio bella, il libro ha molti spunti di riflessione, ma é un pochino lento, forse anche questo é voluto: bisogna coltivare la pazienza, e bisogna essere motivati per arrivare alla fine.

Questo romanzo é stato un caso editoriale. Gli ingredienti ci sono tutti: un titolo accattivante, il fascino orientale del Giappone e della filosofia che propone, l’elogio del saper gustare le cose e apprendere ciò che la vita dona, così come viene, il momento presente.

I gusti sono soggettivi, si sa, ma in questo caso ancora di più.

Voi l’avete letto? L’avete amato, finito, piantato a metà?

Avete gustato il vostro caffè finché era caldo?

L’immagine si riferisce alla copertina del romanzo “Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi, Garzanti.

Se vuoi leggere altre Pillole di recensione, clicca qui

Print Friendly, PDF & Email
Share on facebook
Condividi
Share on twitter
Condividi
Share on whatsapp
Condividi

SARAH PELLIZZARI RABOLINI

Ho sempre scritto per quotidiani e webzine raccontando di libri, teatro e cinema: continuo a farlo qui, a modo mio, “Con i miei occhi”.