Una felicità semplice di Sara Rattaro

Busto Arsizio-Conselice e ritorno. Ho attivato Audible e mi ha fatto compagnia la voce calda di Lucia Caponetto che legge la storia di Cristina, scritta magistralmente da Sara Rattaro.

Se la trama è la regina di un romanzo, la Rattaro è la regina della trama, perchè ha una capacità unica di intrecciare sapientemente i fili della storia. L’amore di Cristina per Andrea si snoda attraverso diversi viaggi, luoghi e monumenti, ma è il percorso di vita che li porta a vivere quella felicità che può essere semplicemente straordinaria anche se caratterizzata dal dolore.

È proprio l’amore così intenso che li ha uniti che permetterà a Cristina di fare quel passo in avanti per affrontare una seconda possibilità…Lei che invece aveva sempre camminato dieci passi indietro ad Andrea.

Cristina ritrova la magia della vita nei giochi di prestigio di Claudio che resta inizialmente distante e la conquista piano piano, dal terrazzo di casa.

A volte non diamo importanza a ciò che è vicino a noi, proiettati a guardare sempre altrove qualcosa che ci manca, senza accorgerci che lì, a pochi metri, quella “felicità semplice” ci attende. Basta solo osservarla, lasciare che possa avvicinarsi perché entri nella nostra esistenza e scoprire che, in fondo, era già parte di noi.

Cristina fa l’insegnante come me e non sempre si accorge di quanto fondamentale sia la sua impronta per gli studenti. Matteo è un personaggio secondario della storia, eppure rappresenta il gancio, l’anello di congiunzione tra il passato e la continuità. É l’eredità lasciata da Andrea. É quel sapere con precisione quale direzione dare alla propria vita, grazie alle parole di una docente che ha ascoltato molti anni prima.

Che Sara Rattaro sia una grande scrittrice non avevo mai avuto dubbi, ma in “Una felicità semplice” rivela la sua anima più profonda, perché tocca le corde del dolore umano, del baratro e indica la strada per uscire dal buio delle tenebre, permettendo alle parole, i gesti, le piccole attenzioni, di mettere in atto quella cura necessaria per sanare le ferite.

Io e Sara Rattaro in occasione della presentazione del suo “Uomini che restano”. Ph. Laura Cesareo che ringrazio

Ho sentito il profumo dei croissant lasciati sullo zerbino da Claudio, il caffè preparato per Andrea e il profumo dei biscotti cotti da Sofia e osservati lievitare in forno. Piccoli gesti che illuminano le giornate e segnano un lessico familiare. Semplici ritualità, che scandiscono i giorni apparentemente tutti uguali che invece, possono trasformarsi in eccezionali.

È un romanzo ricco di piccoli segni, dal nodo della cravatta alla biancheria intima “portafortuna” da indossare per occasioni importanti. É una storia di amicizia e affetti, legami profondi e mani tese a soccorrere l’altro, aiutandolo a scendere dal taxi o sollevando un calice di vino fino a dettare il cambiamento, una svolta, una decisione importante da intraprendere.

Una storia dove i dettagli, mai lasciati al caso, sono appigli a cui aggrapparsi per vivere. Per risalire e giungere in cima alla vetta. E da lì, iniziare a percorrere un nuovo sentiero.

Sarah Pellizzari Rabolini 

“Una felicità semplice” è pubblicato da Sperling & Kupfer, disponibile su tutti gli store anche in versione digitale.

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SARAH PELLIZZARI RABOLINI

Ho sempre scritto per quotidiani e webzine raccontando di libri, teatro e cinema: continuo a farlo qui, a modo mio, “Con i miei occhi”.