Tutti pazzi per Mercoledì Addams, la serie su Netflix tra ombre e unicità

Tutti pazzi per Mercoledì, la prima stagione è su Netflix by Tim Burton

La recensione

Entro in classe e in ognuna ce ne sono almeno due. Non è un indovinello per aprire la cripta che porta al rifugio dei Belladonna, è la realtà: almeno due ragazze per classe hanno le trecce come Mercoledì.
“Prof, l’ha vista?”

Ebbene sì. 8 episodi meravigliosamente tetri e fantasy narrano le storie dei Reietti, quei ragazzi e ragazze “diversi” che studiano alla Nevermore Academy a cui Mercoledì Addams dà voce, mentre indaga su strani omicidi.

É stata spedita lì dai genitori, Gomez (Luis Guzmán) e Morticia (Catherine Zeta-Jones) dopo essere stata espulsa dell’ennesima scuola con l’accusa di tentato omicidio. “Solo io posso torturare mio fratello” dice Mercoledì al bullo pallanuotista di turno- che ha rinchiuso Pugsley nell’armadietto, legato e con una mela in bocca- prima di liberare nella vasca della piscina i piranha e compiere la sua vendetta. Si fa il tifo per lei, una sorta di giustiziere dei deboli, protettrice delle minoranze e difensore della verità.

É sarcastica, pungente ed è questo che piace: dice quello che tutti noi vorremmo esprimere, ma che tacciamo per dovere, educazione, desiderio di essere accettati.

Ho letto critiche e commenti sulla regia di Tim Burton: chi lo accusa di razzismo (se guardate la serie, capite a che momento e personaggio si riferiscono gli haters e in particolare quale frase di Morticia sia ritenuta non rispettosa delle persone di colore) e chi di aver giocato facile proponendo un soggetto come la figlia degli Addams, la cui tetra family è stata creata da Charles Addams per le sue vignette sul periodico The New Yorker nel 1939 e da allora è stata riproposta diverse volte al cinema.

Quando si ha successo, si sa, la critica è sempre dietro l’angolo. A questo proposito Mercoledì Addams direbbe: “Fingo che non mi importi se alla gente non piaccio, ma nel profondo, in realtà…mi piace.”

Mercoledì non è un horror qualsiasi: racconta di loro, gli adolescenti, della zona d’ombra che è quel periodo della vita, ma soprattutto mette in luce (seppure ve ne sia poca nella serie) l’unicità di ciascuno, a partire da se stessa.

La locandina by Netflix

Per questo piace così tanto. Oltre alla ricerca del misterioso assassino, ai colpi di scena, alle creature mostruose, a quei legami tra i ragazzi di amicizia, solidarietà e ricerca della propria identità, c’è quel mondo “strano” così ben narrato, quel sentirsi improvvisamente diversi, non compresi e nello stesso tempo, unici.

Jenna Ortega che intepreta Mercoledì è perfetta: parla con gli occhi scuri, è allergica ai colori e non le manda a dire. I dialoghi sono pungenti e gelidi. Geniali.

Alcune frasi andrebbero scritte sulla Smemoranda come si faceva una volta:

✔️non abbracciarti sarà il nostro segreto (dice Mercoledì alla compagna di stanza Enid Sinclair, interpretata da Emma Myers, una giovane licantropa che non riesce a trasformarsi in lupo mannaro, glamour e sofisticata. E già qui ci sarebbe molto da dire, sui tempi di ciascuno per crescere e maturare, sui genitori che vorrebbero i figli in un certo modo e impongono aspettative e pressioni)
✔️chi non conosce la storia è destinato a ripetere gli errori del passato (dichiara alla preside Larissa Weems -Gwendoline Christie, quella de Il Trono di Spade- che tenta di dissuadere Mercoledì dal continuare a improvvisarsi detective)
✔️mi piace essere un’isola ben fortificata e circondata da squali
✔️l’ultima volta che qualcuno mi ha fatto il solletico ha perso un dito
✔️io e mia madre passiamo del tempo insieme. Ci sporchiamo le mani. Giardinaggio? (domanda la psicologa, Riki Lindhome che interpreta la Dr.ssa Valerie Kinbott)). Scaviamo fosse.
✔️c’è qualcosa che non va in questo posto, non solo perchè è una scuola

Tutti pazzi per Mercoledì, dunque, per quella capacità di non farsi mai definire dagli altri, di rimanere fedeli a se stessi, per salvaguardare la propria unicità.

Come le dice la Thornhill ovvero Christina Ricci, la Mercoledì del film “La Famiglia Addams” del 1991 e del 1993: “Le piante più interessanti crescono all’ombra”.
E se lo dice lei…;-)

 

MERCOLEDI- UNA SERIE NETFLIX

Showrunner/Produttori esecutivi/Sceneggiatori: Alfred Gough e Miles Millar

Regia/produzione esecutiva: Tim Burton

Produzione esecutiva: Steve Stark, Andrew Mittman (1.21 Entertainment), Kevin Miserocchi (Tee and Charles Addams Foundation), Kayla Alpert, Jonathan Glickman (Glickmania), Gail Berman, Tommy Harper, Kevin Lafferty

Cast: Jenna Ortega (Mercoledì Addams), Gwendoline Christie (preside Larissa Weems), Jamie McShane (sceriffo Galpin), Percy Hynes White (Xavier Thorpe), Hunter Doohan (Tyler Galpin), Emma Myers (Enid Sinclair), Joy Sunday (Bianca Barclay), Naomi J Ogawa (Yoko Tanaka), Moosa Mostafa (Eugene Ottinger), Georgie Farmer (Ajax Petropolus), Riki Lindhome (Dr.ssa Valerie Kinbott) e con Christina Ricci (Marilyn Thornhill)

La prima stagione di 8 episodi è su Netflix

 

Questa volta niente libri o spettacoli teatrali (anche se esiste la commedia musicale La famiglia Addams che andò in scena al Teatro Nuovo nel 2018 per la regia di Claudio Insegno- se clicchi qui vedi il mio articolo su Masedomani).
Volevo raccontarvi Con i miei occhi, di Mercoledì, la serie Tv Netflix

 

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SARAH PELLIZZARI RABOLINI

Ho sempre scritto per quotidiani e webzine raccontando di libri, teatro e cinema: continuo a farlo qui, a modo mio, “Con i miei occhi”.