Le aspettative, che fregatura!

Sognare è un diritto… per farlo è bene gestire le aspettative;-)

 

Aspettative: a volte sono proprio loro a fregarci per bene. Ne abbiamo tante e spesso vengono disattese.

Puntiamo troppo in alto?

Non sappiamo comprendere i nostri limiti?
O semplicemente la vita ci mette di fronte a salite più impegnative del previsto?

Quando ho scritto “Il diritto di sognare” (Mondadori Primi Junior Alta Leggibilità, con le bellissime illustrazioni di Ilaria Zanellato) non sapevo che sarebbe diventata una storia per ragazzi, che avrebbe preso le strade del mondo e sarebbe volata via, come una farfalla, fuori dal mio pc.

Ho scritto senza aspettative, o meglio, quando desideri che le tue parole siano lette, qualche aspettativa c’è di sicuro, ma ecco, non puntavo così in alto. Ero abituata ai racconti, agli ebook, ai concorsi per provare a vedere quanto e se potesse arrivare la mia voce.

 

Illustrazione di Ilaria Zanellato tratta dal mio romanzo, Il diritto di sognare (Mondadori)

A volte, credo, si abbia più paura del successo che del non farcela.

Alla sensazione del “secondo posto”, come capita alla mia Bea, la ragazzina dodicenne protagonista del romanzo, ci si abitua con più facilità, come se fosse la natura delle cose, quella inevitabile sensazione che faticare e non arrivare mai, sia nel nostro DNA.

Una sorta di “comfort zone dell’insuccesso” a cui ci abituano da piccoli.

Poi ti ridimensioni.

Intendiamoci, a tutti piace vincere, ma il problema è capire che l’ “arrivare” non è dato da una medaglia o da un riconoscimento, ma è sempre un po’ partire, ricominciare, fare meglio, avere dei progetti.

Per questo le aspettative andrebbero abolite, perché sono in grado di sabotare i nostri progetti.

Che fare quando si è fuori dalla propria comfort zone?
Voi che fate?
Bea, come me, scrive.

 

La copertina è sempre illustrata dalla bravissima Ilaria Zanellato.

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SARAH PELLIZZARI RABOLINI

Ho sempre scritto per quotidiani e webzine raccontando di libri, teatro e cinema: continuo a farlo qui, a modo mio, “Con i miei occhi”.