Inaccettabile la frase di Barbara Palombelli

A Forum la conduttrice domanda se la colpa di un femminicidio sia generata da una esasperazione da parte delle donne. Un aberrante pensiero.

 

Ha chiesto scusa Barbara Palombelli e ci mancherebbe altro, ma quella frase detta in TV, (non al bar con una sua amica, che era grave ugualmente, ma avrebbe evitato a tutti noi di conoscere il suo pensiero così misero) fa imbestialire, allibire e preoccupare rispetto a un’idea di fondo.

Giovedì 16/9/2021 a Forum la conduttrice (che sarebbe giornalista, quindi ancora più grave la frase perché pronunciata da una persona che dovrebbe fare informazione) ha detto, commentando l’uccisione di 7 donne in una settimana:”Questi uomini erano completamente fuori di testa oppure c’è stato anche un comportamento esasperante e aggressivo dall’altra parte? La mia è una domanda. Essendo il nostro un tribunale, dobbiamo farcela per forza”.

E certo, facciamocele queste domande, cara Barbara, ma facciamocene tante, tu per prima!

Già allo scorso Sanremo il tuo discorso sulle libertà conquistate dalle donne faceva acqua da tutte le parti, senza capo né coda, di una banalità e imprecisione esasperante, ora questa domanda, detta da una donna, oltretutto, é l’apoteosi della cultura maschilista e patriarcale, quella più becera che sta a supporre una colpa, una sorta di responsabilità della donna in quanto tale, da giustificare l’essere ammazzata.

Oggi, in Italia, grazie a una cultura che sottende un’idea medievale della donna intesa come diavolo tentatore, il femminicidio è una notizia come tante altre, che quasi non genera sgomento e orrore come dovrebbe.

Non ci sono leggi rigide, azioni di prevenzione mirate e dietro a una segnalazione, denuncia, minaccia, paura non c’è mai un agito a protezione delle donne.

Dopo la tragedia, si scoprono le denunce delle vittime a cui nessuno ha dato seguito, soggetti segnalati al limite del psichiatrico, se non tali, lasciati liberi come mine vaganti, contesti sociali difficili a cui nessuno ha prestato la cura necessaria.

Il comportamento esasperante, cara Barbara, é quello di una cultura che vede la donna come la colpevole, un soggetto da dominare e punire se sfugge al controllo.

Hai chiesto scusa cara Barbara: “Nulla può giustificare un femminicidio”.
Nulla.

Per questo le tue scuse non bastano e non possono giustificarti.

#donne

 

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SARAH PELLIZZARI RABOLINI

Ho sempre scritto per quotidiani e webzine raccontando di libri, teatro e cinema: continuo a farlo qui, a modo mio, “Con i miei occhi”.